Collaudo e controllo dell’efficienza energetica
All’atto della prima messa in esercizio dell’impianto, a cura dell’installatore; devono anche essere eseguiti i controlli di efficienza energetica, riguardanti:
a) il sottosistema di generazione;
b) la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura centrale e locale nei locali climatizzati;
c) la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell’acqua, dove previsti.
Queste operazioni, insieme a quelle della messa in funzione sono estremamente importanti, per evitare incidenti, ottenere la massima efficienza energetica e controllare eventuali malfunzionamenti e difetti di fabbrica.
Il collaudo dell’impianto può essere effettuato fino a 6 mesi dalla data di posa del generatore.
Nel periodo antecedente al collaudo, l’impianto risulta non attivo e pertanto non può essere utilizzato.
In questo caso, l’attivazione dell’impianto coincide con la prima accensione e la trasmissione della documentazione all’Autorità competente tramite CURIT, da parte dell’installatore, avviene senza il riconoscimento dei contributi.
Se il collaudo viene effettuato dopo 6 mesi dall’installazione dell’impianto, l’installatore è comunque vincolato agli obblighi previsti per il rilascio della dichiarazione di conformità e alla trasmissione all’Autorità competente della documentazione prevista ed è tenuto alla corresponsione dei contributi.
Per gli impianti che, entro 6 mesi dall’installazione, sono posti in esercizio senza collaudo o sono collaudati senza trasmissione della documentazione, la sanzione si applica all’Installatore.
L’installatore procede anche alla configurazione della caldaia, settando il sistema a seconda delle specifiche tecniche richieste.
A tal proposito gli installatori nell’ambito delle rispettive responsabilità e per comprovati motivi di sicurezza, possono indicare istruzioni specifiche per:
- la tipologia delle operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l’impianto da loro installato o sottoposto a manutenzione, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose;
- la frequenza delle operazioni di controllo e manutenzione se maggiori di quanto previsto dalla normativa regionale
Tali indicazioni devono essere consegnate al committente o all’utente in forma scritta, facendo riferimento alla documentazione tecnica del progettista dell’impianto e indicando in dettaglio i motivi.